Un segreto scioccante dell'acqua del rubinetto che ogni genitore dovrebbe sapere per la salute dei piccoli di casa!
L'approvvigionamento idrico per i neonati è una questione di notevole importanza e i genitori spesso si trovano di fronte a decisioni complesse riguardo all'uso dell'acqua del rubinetto o dell'acqua minerale (imbottigliata) per i propri bambini. In questo contesto, sorgono domande comuni riguardo alla sicurezza e alla qualità dell'acqua del rubinetto. I genitori, giustamente, nutrono preoccupazioni in quanto i bambini necessitano di una protezione speciale, specialmente durante le prime settimane e mesi di vita, nonché durante la gravidanza.
L'acqua del rubinetto che arriva nelle case degli italiani, è considerata sicura e di buona qualità poiché sottoposta ai dovuti trattamenti secondo specifiche ordinanze sull'acqua potabile. Ma è sempre necessario sottolineare che la responsabilità dei fornitori di acqua si estende solo fino all'allacciamento domestico: qui, l'acqua può essere contaminata da sostanze nocive e batteri attraverso l'impianto idrico interno di ogni abitazione.
Uno degli aspetti critici è la presenza di metalli pesanti nell'acqua del rubinetto, come piombo, rame, ferro e nichel, che possono costituire un grave pericolo, specialmente per neonati e bambini piccoli. La barriera ematoencefalica, che protegge il cervello dalle tossine è ancora in fase di sviluppo nei neonati, rendendoli così più suscettibili all'assorbimento di metalli pesanti.
Prendiamo ad esempio il piombo, un metallo che può entrare nell'acqua attraverso tubazioni obsolete, con conseguenze dannose sullo sviluppo intellettivo e il sistema scheletrico dei bambini. Altri metalli, come il rame e il ferro, possono anch'essi rappresentare un rischio se presenti in alte concentrazioni.
Non sono solo i metalli ad essere pericolosi perché anche la presenza di germi e batteri può essere critica, basti pensare alla legionella, un batterio particolarmente pericoloso data la sua capacità a riprodursi in acqua tiepida. La sua presenza può causare gravi problemi polmonari se inalato ripetutamente durante il bagno.
Far bollire l'acqua del rubinetto è una delle precauzioni più diffuse, specialmente se si sospetta la presenza di batteri. Bisogna ricordare che, però, la bollitura non elimina i contaminanti non biologici come i metalli pesanti; per far fronte a una loro possibile presenza, è necessario richiedere un’analisi dell'acqua per stabilirne la sicurezza.
L'uso di filtri per l'acqua è una valida alternativa, ma va impiegata con cautela, poiché le cartucce di filtraggio possono contaminarsi con i germi se non sostituite regolarmente. Altri filtri, invece, possono introdurre particelle di argento nell’acqua, il cui impatto a lungo termine sulla salute non è stato ancora completamente studiato.
In confronto all’acqua del rubinetto, l'acqua minerale imbottigliata dà quindi un’impressione di maggior sicurezza e purezza, ma questo assunto non è necessariamente vero poiché è sottoposta a controlli meno rigorosi rispetto all'acqua potabile.
È fondamentale sottolineare che, a meno che non ci siano fonti di pericolo identificate all'interno del sistema idrico domestico, l'acqua del rubinetto può essere consumata in modo sicuro, con opportune analisi periodiche per confermarne la qualità. In ogni caso, la protezione dell'acqua potabile e la tutela della salute dei bambini richiedono consapevolezza, verifica e azioni preventive adeguate.
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