La plastica, da tempo, costituisce un grave problema a livello ambientale, con i suoi resti che si diffondono ovunque, inclusi i preoccupanti frammenti microplastici presenti persino nell’acqua potabile proveniente dal rubinetto. Uno studio su vasta scala negli Stati Uniti ha esaminato la presenza di microplastiche nei campioni di acqua del rubinetto provenienti da tutto il mondo.
L’indagine è stata condotta dall’ONG “Orb Media” in collaborazione con l’Università del Minnesota, con l’obiettivo di studiare se il problema delle microplastiche sia ristretto all’ambiente marino e fluviale o coinvolga anche l’acqua potabile di altissima qualità, come quella presente nei rubinetti. Sono stati analizzati in modo professionale un totale di 159 campioni d’acqua provenienti da tutto il mondo, con una particolare attenzione agli Stati Uniti. L’esito ha rivelato che oltre l’80% dei campioni di acqua analizzati conteneva microplastiche.
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L’origine delle microplastiche nell’acqua del rubinetto non è ancora del tutto chiara. È possibile che queste particelle penetrino nell’acqua attraverso l’atmosfera, ad esempio attraverso l’aria dispersa dalle asciugatrici o dai sistemi di ventilazione, trasportando piccole fibre sintetiche che finiscono nelle acque superficiali, nelle acque sotterranee e nell’acqua piovana, ma bisogna considerare che anche i materiali impiegati nei sistemi idrici possono contribuire alla presenza di microplastiche nell’acqua.
Per quanto riguarda i potenziali rischi per la salute legati alle microplastiche nell’acqua del rubinetto, al momento non si ha una risposta definitiva: le ricerche nel campo marino ed ambientale indicano conseguenze drammatiche. L’ingestione di microplastiche da parte dei pesci e di altre creature marine, porta a disturbi fisiologici, alla formazione di tumori e a un aumento significativo del tasso di mortalità in questi organismi.
Considerando queste informazioni, quali dovrebbero essere le conclusioni per i consumatori? Passare all’acqua minerale in bottiglia potrebbe sembrare una soluzione, ma anche in quest’acqua sono state individuate particelle di plastica.
Sebbene le microplastiche non possano ancora essere completamente evitate, è essenziale lavorare sulla ricerca e lo sviluppo di filtri in grado di rimuovere completamente queste particelle dall’acqua. Attualmente, non è necessario evitare l’acqua del rubinetto, dato che questa è sottoposta al maggior numero di controlli al mondo. Un modo efficace per affrontare la presenza di microplastiche nell’acqua del rubinetto è l’utilizzo di filtri appositi. Ad esempio, il filtro per l’acqua Depuratoritalia è in grado di trattenere in modo affidabile le particelle microplastiche, oltre a filtrare metalli pesanti, pesticidi e altre sostanze nocive. Per di più, il filtro assorbe cattivi sapori e odori, garantendo un’acqua più sicura e gradevole da consumare.
Risulta quindi essenziale sensibilizzare i consumatori sui rischi reali presenti nell’acqua del rubinetto e promuovere l’utilizzo di soluzioni efficaci come il filtro per l’acqua Depuratoritalia per garantire un’acqua potabile sicura e priva di contaminanti. La ricerca e l’innovazione devono continuare per sviluppare metodi sempre più efficaci di filtraggio e garantire un futuro in cui l’acqua potabile sia libera da microplastiche e altre sostanze nocive.