L’inquinamento delle falde acquifere, componente cruciale delle risorse idriche continentali, costituisce uno dei principali problemi ambientali del XXI secolo, con un impatto diretto sulla nostra sopravvivenza. Tale inquinamento si verifica quando sostanze o particelle contaminanti vengono incorporate nelle falde acquifere, alterando le proprietà fisico-chimiche di questi giacimenti d’acqua e, di conseguenza, la loro qualità. Tale fenomeno avviene a causa delle attività umane; bisogna dunque essere maggiormente consapevoli delle dimensioni e delle implicazioni di questa forma di inquinamento, sia a livello individuale che collettivo.
La mission di noi di Depuratoritalia è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questa problematica. Per riuscire nel nostro obiettivo, portiamo numerosi esempi di contaminazione delle falde acquifere e offriamo informazioni preziose sui principali agenti contaminanti delle falde acquifere, sempre offrendo esempi pratici su come possiamo agire per evitare questa forma di inquinamento. Se sei interessato a scoprire le cause e le conseguenze dell’inquinamento delle acque sotterranee (ed altri aspetti correlati), ti invitiamo a leggere questo articolo.
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Tra tutte le cause dell’inquinamento delle falde acquifere, le attività umane rappresentano quella principale. È dunque essenziale comprendere i processi chiave come l’infiltrazione e il dilavamento delle sostanze inquinanti per capire come avviene realmente questo tipo di contaminazione. Nello specifico, la maggior parte degli agenti contaminanti penetra nelle falde acquifere attraverso il suolo, tramite processi di filtrazione. Vediamo nel dettaglio tutte le fonti principali di questo processo di infiltrazione:
- le industrie sono fonti di una vasta gamma di agenti inquinanti di natura chimica, organica o inorganica. Questi agenti possono entrare nell’ambiente attraverso scarichi in pozzi ciechi, perdite, sversamenti, filtrazioni dai sistemi di depurazione, solo per nominarne alcuni.
- l’agricoltura che prevede l’uso di sostanze chimiche come pesticidi, fertilizzanti ed erbicidi porta a una diffusa contaminazione delle falde acquifere, un risultato diretto di pratiche agricole sconsiderate e che possono avere impatti significativi sull’ambiente;
- L’urbanizzazione e l’impermeabilizzazione del suolo, ovvero processi riducono le capacità di infiltrazione e depurazione delle acque sotterranee, distruggendo ecosistemi naturali e biodiversità. Anche le attività domestiche e individuali, insieme alla deposizione atmosferica di particelle inquinanti, contribuiscono all’inquinamento delle falde acquifere;
- il malfunzionamento dei sistemi settici, utilizzati per la raccolta e il trattamento delle acque reflue domestiche, può causare la contaminazione del suolo e delle falde acquifere;
- la gestione inadeguata dei rifiuti, incluso l’interramento di rifiuti e la mala gestione delle scorie radioattive, costituiscono altre forme di inquinamento delle falde acquifere;
- la costruzione non a norma di edifici e l’abbandono di scorie in pozzi illegali contribuiscono alla contaminazione delle falde acquifere che, magari, erano precedentemente “sane”, venendo poi contaminate da tali scorie;
- l’affluenza di acque grigie o contaminate nelle falde acquifere, anziché negli scarichi adibiti a tale scopo, è un’altra causa di inquinamento e contaminazione delle falde acquifere.
Per quanto riguarda i tipi di inquinamento delle acque sotterranee, tra questi si annoverano:
- l’inquinamento termico, come, ad esempio, quello causato da centrali nucleari;
- l’inquinamento biologico;
- l’inquinamento da metalli pesanti;
- l’inquinamento da materia organica;
- l’inquinamento da nutrienti, o eutrofizzazione;
- l’inquinamento acido;
- l’inquinamento da scorie radioattive;
- l’inquinamento da xenobiotici.
L’inquinamento delle acque sotterranee comporta diverse conseguenze, tra cui:
- l’eccessiva concentrazione di nitrati nelle falde acquifere a causa dall’utilizzo smodato di pesticidi e fertilizzanti;
- l’intrusione salina nelle falde acquifere, effetto risultante dal pompaggio eccessivo delle acque sotterranee nelle zone costiere;
- la presenza di metalli pesanti che, tra i vari effetti nocivi, può provocare una serie di malattie estremamente pericolose, come l’avvelenamento da piombo;
- la presenza di xenobiotici e composti organici complessi, ovvero di agenti possono agire come mutageni.
Tutte queste conseguenze si traducono in una diminuzione della qualità delle acque, con possibili effetti sulla potabilità della risorsa e, di conseguenza, sul nostro consumo. Per ulteriori approfondimenti su queste tematiche, invitiamo alla lettura dell’articolo sulle cause e conseguenze dell’inquinamento idrico.