Il problema della plastica nel mondo
Tutti quanti avrete sicuramente sentito parlare del problema che sta attraversando il mondo attualmente. Stiamo parlando dell’inquinamento, in particolare quello dovuto a tutta la plastica presente in natura.
Devi sapere che esistono molti tipi di plastica diversi e non tutti sono riciclabili e quindi riutilizzabili. Ti basti pensare che una bottiglia di plastica per subire il processo di decomposizione e quindi non rimanere presente in natura necessita di all’incirca quattrocento anni. Un lasso di tempo molto lungo vero? Prova ad immaginare un oggetto, sempre composto di plastica, magari più spesso oppure più resistente a tale processo. In particolare questo fenomeno ha colpito a livello non solo ambientale, inteso come foreste ecc. Ma soprattutto a livello marittimo. Vi sono state numerose segnalazioni e ritrovamenti di animali i quali non solo erano impigliati in prodotti di plastica come per esempio buste, vari tipi di cordame o confezioni di altro genere. Ma persino animali i quali si stavano abituando a vivere in mezzo alla plastica, oppure morti per aver ingerito tale sostanza in quantità enormi. Vogliamo riportarti anche una curiosità, al centro dell’oceano pacifico vi è una vera e propria isola di rifiuti galleggianti. Sembra impossibile vero? Eppure è cosi, da quando l’uomo ha iniziato a scaricare i propri rifiuti ovunque, in particolare in mare, essi con il tempo, grazie alle correnti oceaniche, sono arrivati ad aggregarsi formando quest’isola di cui la grandezza non è certa, ma si pensa possa arrivare alla dimensione della penisola iberica.
Tale inquinamento negli anni è andato ad aumentare, basti pensare che nel 1988 venivano prodotti all’incirca 30 milioni di tonnellate di rifiuti plastici all’anno mentre nel 2016 siamo arrivati a produrne 335 milioni di tonnellate in un anno. Tale crescita è sicuramente dovuta all’utilizzo che facciamo di tale materiale il quale ha sicuramente rivoluzionato l’industria. Infatti con la plastica oggi produciamo quasi qualsiasi oggetto. Esso può essere facilmente plasmabile, morbido, oppure resistente mantenendo quindi leggerezza ed anche economico. Soltanto che il suo utilizzo ha creato un quantitativo di oggetti sua e getta troppo elevato e che quindi vengono spesso smaltiti in modo inappropriato.
In Italia
Nella nostra penisola non siamo da meno, anche noi dobbiamo affrontare il problema di tale inquinamento e nonostante abbiamo attuato un sistema di raccolta differenziata al giorno d’oggi la plastica viene riciclata solo per il 43,5%, quindi una percentuale ancora troppo bassa. Ma cosa dovrebbe fare lo stato per ovviare a tale problema?
I metodi sono molti, in particolare migliorare ancor di più la raccolta differenziata la quale è fondamentale per diminuire l’inquinamento, oltre che svolgere delle campagne di sensibilizzazione e spingere i produttori ad utilizzare materiali per lo più riciclabili. Inoltre, sarebbe necessario creare più impianti di trattamento con i quali appunto riciclare e smaltire la plastica in eccesso.
Ed io come cittadino cosa posso fare?
Tu come cittadino fai parte di una società, ne sei quindi la molecola fondamentale e se dobbiamo darti alcuni consigli su come combattere l’inquinamento sicuramente tra i primi vi è “fai la raccolta differenziata”, che come abbiamo già detto è alla base della salvaguardia dell’ambiente. Inoltre invitiamo a diminuire l’utilizzo di posate usa e getta, sicuramente utilizzare quelle in metallo può essere più noioso, esse vanno pulite dopo l’utilizzo ma cosi facendo almeno non contribuirai all’aumento dell’inquinamento da parte delle plastiche. Inizia ad utilizzare dei depuratori, cosi da dover togliere tutte quelle bottiglie di plastica da casa le quali prima o poi finiranno comunque nell’immondizia. Non gettare rifiuti per strada, sostanzialmente tutte quelle abitudini necessarie a tenere casa tua e l’ambiente sociale pulito.
C’è il rischio che noi ingeriamo delle microplastiche?
La risposta è si, vi è questo rischio. Una volta che tu hai gettato della plastica nell’ambiente questa, dopo un lungo periodo si “scioglie” nell’ambiente rientrando anche nella catena alimentare. Come ti ho detto molti animali sono stati ritrovati con un’elevata quantità di microplastiche all’interno del corpo. Se tu mangi un pesce che aveva un grammo di plastica sparso per tutto il corpo, non solo ingerirai la sua carne ma anche quella stessa plastica, la quale rimarrà nel tuo corpo essendo difficile da smaltire. Lo stesso discorso vale per l’acqua che esce dal rubinetto di casa tua o peggio, quella in bottiglia. Essa infatti, se non filtrata adeguatamente potrebbe contenere una certa quantità di microplastiche le quali potrebbero finire poi sul tuo cibo o le tue bevande. Quindi magari quando vai farti una tisana alle erbe in realtà stai bevendo una tisana alle erbe con un po di plastica dentro. La quale sicuramente non fa bene al tuo organismo.
Come posso evitare di ingerire della plastica?
Sicuramente non puoi togliere del tutto il rischio di ingerirla ma puoi diminuirlo drasticamente purificando l’acqua di casa tua. Per questo procedimento consigliamo di acquistare dei purificatori, in particolare tutti quei metodi di filtraggio creati attorno alla purificazione per osmosi inversa, la quale è l’ultimo ritrovato in quanto filtrazione dell’acqua. Se non hai voglia di cercare troppo, lascia che ti consigli questi tre prodotti, Aquaslim, Aquagas e Aquafreeze che non solo ti forniranno un acqua priva di microplastiche e altre sostanze nocive, ma ti permetteranno anche di modificarne il gusto a tuo piacimento, cambiando i valori di salinità all’interno dell’acqua stessa. Potrai inoltre avere acqua a temperatura ambiente, fredda, naturale o frizzate ed il tutto ad un prezzo molto economico.